La professione dell’Informatore Scientifico: formazione, attività, retribuzione

Informatore farmaceutico

L’informatore farmaceutico è il professionista che lavora per una casa farmaceutica e descrive ai medici e, in generale, agli operatori sanitari, le ultime novità per ciò che concerne l’offerta dei farmaci. Nello specifico, esegue un’attività di informazione scientifica che ha il suo centro, appunto, nel mondo del farmaco. L’informazione, comunque, può vertere anche sui prodotti alimentari (purché a scopo terapeutico), come anche su quelli erboristici e sui presidi medici. La necessità di informare gli operatori sanitari nasce, oltre che dall’interesse economico (e legittimo) delle case farmaceutiche anche dalla velocità con cui il mondo del farmaco si evolve, puntellato da attività di ricerca scientifiche senza sosta.

In particolare, i compiti dell’informatore farmaceutico comprendono la descrizione, farmaco per farmaco:

  • Della composizione
  • Della posologia
  • Degli effetti indesiderati
  • Dei modi di impiego
  • Delle indicazioni terapeutiche

Inoltre, l’informatore terapeutico raccoglie i pareri degli operatori sanitari sui farmaci adottati in precedenza. Informazioni di questo tipo sono molto utili per le case farmaceutiche, che li inseriscono nei programmi di ricerca.

Il lavoro dell’informatore farmaceutico non è semplice come si può pensare. Non è un venditore, né tanto meno un piazzista, bensì una figura che deve illustrare un prodotto portando argomentazioni valide come studi scientifici, pubblicazioni, ricerche e campioni. Nonostante lavori per la causa farmaceutica, e ne faccia l’interesse economico, quest’ultimo è subordinato (com’è giusto che sia) al bene del paziente.

Informatore farmaceutico requisiti e formazione

Come si diventa informatore farmaceutico? Occorre, prima di tutto, conseguire una laurea. Fino al 2007, per accedere a questa professione era necessaria laurearsi in Medicina e Chirurgia o, in alternativa, a Farmacia, Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Scienze Biologiche e Scienze Naturali. Con un decreto legislativo del 2007, però, l’accesso alla professione è stata aperto a tutti i laureati delle seguenti classi:  Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche, Scienze della Natura, Biotecnologie e Scienze e Tecnologie Farmaceutiche.

La buona notizia è che per lavorare come informatore farmaceutico non è necessario superare un esame di stato o iscriversi a un albo. E’ consigliato, però, aderire alle associazioni nazionali di categoria. E’ altrettanto consigliato frequentare i corsi di aggiornamento proposti regolarmente dalle case farmaceutiche.

Oltre ai requisiti tecnici è necessario possedere delle soft skill (se non sai cosa leggi qui). Si segnalano, tra le altre, la capacità comunicativa, la proattività, il problem solving, la gestione efficace dello stress. E’ apprezzata anche la duttilità, in quanto nel corso della propria attività l’informatore deve avere a che fare con professionisti di vario tipo, ognuno dei quali lo pone di fronte a sfide diverse.

Informatore farmaceutico stipendio e retribuzione

La retribuzione varia moltissimo da una casa farmaceutica all’altra. Quelle più piccole, comunque, offrono uno stipendio di tutto rispetto che si aggira intorno a 1500 euro al mese (lordi). Nella migliore delle ipotesi, si possono raggiungere i 3.500 euro al mese.

I principianti possono ambire a uno stipendio già sopra i 1.000 euro. Questa è una informazione importate dal momento che le case farmaceutiche tendono ad assumere persone con poca esperienza per farle crescere in azienda, magari legandole a sé con un contratto biennale. Il punto di riferimento, in questo caso, è il CCNL dell’Industria Chimica. Molto diffuso, comunque, è l’inquadramento da libero professionista con partita IVA. In questa fattispecie, la retribuzione si compone di una parte fisica e di una variabile, in base alle prestazioni di vendita.