Aprire in Franchising è spesso la strada più facile per iniziare la carriera di imprenditore. Indubbiamente, questo metodo offre molti vantaggi, facilità il titolare nell’esercizio di molte attività connesse all’impresa, lo tutela in certe situazioni le cui conseguenze, altrimenti, cadrebbero tutte sulle sue spalle. Ciò non toglie, però, che aprire in Franchising comporti anche dei rischi, alcuni dei quali si annidano nei dettagli e si acutizzano quando chi sceglie questa strada (a proposito, il suo nome ufficiale è “franchisee”) dà per scontato alcune cose.
In questo articolo tratteremo il Franchising attraverso una prospettiva specifica: non ci limiteremo a offrire una definizione ma illustreremo anche le opportunità e i rischi.
I vantaggi del Franchising
I vantaggi legati al Franchising sono essenzialmente cinque. Ecco quali.
Brand già conosciuto. Questo è un grande vantaggio. Il successo di un esercizio commerciale dipende dalla capacità di attirare pubblico, e un prerequisito è la conoscenza da parte di quest’ultimo dell’esercizio stesso. Il Franchisee, quindi, ha un pubblico già a disposizione, e un pubblico potenziale relativamente semplice da convertire.
Conoscenza apriori dei costi e dei ricavi. Aprire in Franchising vuol dire avviare una replica di altre attività “identiche” presenti altrove. Si presume, se il contesto non è completamente diverso, che verranno replicate anche le performance. Da questo punto di vista, il franchisee sa a cosa va incontro.
Concept dell’esercizio commerciale già sviluppato e ottimizzato. Come arredare il locale? Quale nome scegliere? Come distribuire gli spazi? Sono tutte domande che i negozianti devono porsi, ma non i franchisee, che devono seguire in tal senso – proprio dal punto di vista estetico e visivo – le indicazioni del franchisor.
Supporto nella formazione del personale. Il franchisor ha un obiettivo: ampliare la sua catena mantenendo inalterate le caratteristiche del prodotto e la qualità del servizio. Per questo motivo, si occupa – certo con gradi diversi di intensità – anche della formazione del personale.
Canali di fornitura privilegiati. Aspetto molto importate, ma non sempre presente: il franchisee ha a disposizione fornitori selezionati dal franchisor, i quali applicano costi minori grazie alle dinamiche dell’economia di scala.
Attività in franchising: i rischi
Gli svantaggi, a dire il vero, riguardano tutte situazioni, se non proprio limite, comunque particolari, le quali sono il risultato di un comportamento non corretto o superficiale da parte del franchiser o del franchisee.
Il franchisor è poco esperto. E’ inutile girarci attorno: buona parte della vita del negozio è diretta, seppure a distanza, dal franchisor. Se questo è poco esperto, quindi, il margine di manovra del franchisee non è sufficiente per evitare che l’attività affondi.
Il franchisor utilizza il franchising come canale di vendite secondario. Alcuni franchisor poco trasparenti utilizzano questo metodo per crearsi un canale di vendita per i prodotti che non riescono a vendere. “Sbolognano” la merce poco attraente e redditizia. In questo caso a farne le spese è il franchisee.
Il contesto non è adatto. Può benissimo accadere: il contesto male si addice al business del franchisor, quindi aprire in Franchising vuol dire condannarsi a perdite certe. Per esempio, aprire una catena di pasticceria marcatamente industriale in un territorio che fa della pasticceria artigianale il suo vanto non è proprio una buona idea…