Il turismo è un settore che, in linea di massima, dovrebbe trainare l’economia italiana. Le bellezze paesaggistiche e storiche delle città italiane non sono per definizione imitabili o esauribili, quindi i posti di lavoro non dovrebbero scarseggiare. Nella pratica, a inficiare l’espansione del settore e le conseguenti opportunità lavorative sono la crisi economica e la riduzione dei finanziamenti pubblici a questo importante settore. Ciononostante, molti giovani si chiedono: come diventare accompagnatore turistico? La speranza di lavorare nel turismo è infatti ancora piuttosto diffusa.
Cosa fa l’accompagnatore turistico?
L’accompagnatore turistico, in sintesi, guida e gestisce i turisti. Può seguire sia gli stranieri che vengono a visitare l’Italia, sia gli italiano che vanno a visitare città estere. La figura dell’accompagnatore turistica viene spessa confusa con quella della guida turistica, ma si segnalano importanti differenze.
L’accompagnatore turistico, proprio come suggerisce il nome, viaggia insieme ai turisti, compie il loro stesso itinerario. Appunto, li accompagna. La guida si occupa di loro solo in momenti circoscritti del viaggio e in genere si trova già sul luogo della visita. L’accompagnatore si muove con i turisti, la guida è – per così dire – stanziale.
Diventare accompagnatore turistico
Il mestiere dell’accompagnatore turistico, e le relative barriere all’entrata, possono variare da regione a regione, da provincia a provincia (un po’ come accade per altre professioni, per esempio quella del giornalista) Sono infatti gli enti locali a decidere (almeno in parte) i requisiti per praticare la professione. Ad ogni modo, a prescindere dall’iter, all’accompagnatore turistico verrà rilasciato un tesserino che lo abilita a tale attività, che però va rinnovativo ogni cinque anni. All’acquisizione del primo tesserino, sarà possibile iscriversi all’ordine e iniziare a lavorare. Il tesserino contiene varie informazioni, tra cui le lingue padroneggiate.
Come già accennato, i requisiti sono variabili ma alcuni elementi sono stabiliti per legge a livello nazionale. Nello specifico, a prescindere dalla regione o dalla provincia presso cui si fa domanda, è necessario aver compiuto 18 anni. E’ altrettanto necessario aver acquisito un diploma di scuola media superiore, godere di una fedina penale pulita e avere una conoscenza pressoché completa dell’inglese (livello C1). E’ caldamente consigliato, tuttavia, conoscere una terza lingua a livello B2.
I regolamenti regionali su come diventare accompagnatore turistico possono conferire maggiore importanza al titolo di studio (es. liceo turistico e linguistico, laurea in scienze del turismo, laurea in lingue) piuttosto che alla residenza della regione o della città luogo della visita. Altre ancora prediligono la frequenza di un corso ad hoc organizzato dallo stesso ente.
Ad ogni modo, è sempre bene essere preparati su alcuni argomenti. In primo luogo, sulla geografia italiana, europea ed extraeuropea. E’ necessaria anche una certa padronanza di temi specifichi quali i documenti di viaggio, le varie tipologie di turismo, le dinamiche della ristorazione, dei mezzi di trasporto, le modalità di pagamento, il primo soccorso etc.
Maggiori informazioni su come diventare accompagnatore turistico si trovano sui siti degli enti locali, alla sezione turismo.