La divisa conserva ancora un certo fascino; lavorare nel settore dell’ordine pubblico è un sogno di molti giovani. L’iter, però, non è sempre agevole, complice la crisi e la riduzione dei budget riservati alla gestione del personale e alle assunzioni. La domanda “come lavorare in Polizia“, quindi, si carica di paure, di timori e di incertezze. Va detto però che, in linea di massima, il percorso è piuttosto agevole. Il problema è la carenza di posti disponibili e la conseguente necessità di conquistare i posti più alti in graduatoria. Ad ogni modo, sono tre le professioni con le quali si può entrare nella Polizia di Stato: agente, ispettore e commissario.
Lavorare nella Polizia di Stato: le tre professioni disponibili
Agente di Polizia. Il suo compito è garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Le mansioni dipendono dal settore a cui sono stati assegnati. Le possibilità sono cinque: polizia stradale, polizia ferroviaria, polizia marittima, reparto mobile e NOCS (reparto per le operazioni particolarmente rischiose).
Ispettore di Polizia. Il suo ruolo è di stampo direttivo, sebbene in misura minore – e con minore responsabilità – rispetto ai commissari. Coordina e gestisce il personale, dunque gli agenti di polizia.
Commissario di Polizia. Tali figurano hanno mansioni di tipo decisionale. Emanano direttive sugli obiettivi e sui mezzi da utilizzare. In genere non si occupano dell’esecuzione delle direttive stesse.
Polizia, come diventare agente, ispettore o commissario
Innanzitutto vanno specificate due cose. In primo luogo, al giorno d’oggi, ossia da quando è stata abolita la leva obbligatoria, si può essere assunti solo tramite concorso pubblico. Secondariamente, da due anni a questa parte (dal 2014) i concorsi sono aperti anche ai civili. Rimane un certo vantaggio per i militari, dal momento che chi è in ferma volontaria parte da un punteggio più alto.
Ad ogni modo, per rispondere alla domanda “come lavorare in polizia”, ecco i requisiti per diventare agente.
- Possesso della cittadinanza italiana
- Età compresa tra i 18 e i 30 anni
- Idoneità dal punto di vista culturale e psico-fisico
- Titolo di studio equipollente o superiore alla scuola media
- Non essere stati espulsi dalle Forze Armate
- Non aver riportato condanne penali per delitti colposi
Questi, invece, i requisiti per diventare ispettore
- Possesso della cittadinanza italiana
- Età compresa tra i 18 e i 32anni
- Idoneità dal punto di vista culturale e psico-fisico
- Titolo di studio equipollente o superiore alla scuola superiore
- Non essere stati espulsi dalle Forze Armate
- Non aver riportato condanne penali per delitti colposi
Infine, ecco i requisiti per diventare commissario
- Possesso della cittadinanza italiana
- Età compresa tra i 18 e i 32 anni
- Idoneità dal punto di vista culturale e psico-fisico
- Titolo di studio equipollente o superiore alla scuola media
- Non essere stati espulsi dalle Forze Armate
- Non aver riportato condanne penali per delitti colposi
Come lavorare in polizia? La risposta è molto semplice se si punta a diventare agente. Il concorso si compone di due fasi. La prima consiste in un questionario finalizzato a verificare la cultura generale del candidato, la padronanza di una lingua straniera a scelta (tra quelle stabilite nel bando) e una conoscenza base dell’informatica.
La seconda consiste invece negli accertamenti di natura psichica, fisica, attitudinale. Passano alla seconda fase coloro che hanno totalizzato un punteggio pari a 6 su 10. Dopo la seconda fase vengono stilate le graduatorie.