Il copywriting è un’attività che è nata insieme alla pubblicità. Con questo termine, infatti, si intende la scrittura di un contenuto che abbia fini pubblicitari, impliciti o espliciti. La definizione secca è questa. Peccato che negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento della rivoluzione digitale, il copywriting abbia subito un parziale cambiamento dei connotati, rendendo più difficile individuare una definizione esatta e univoca. In questo articolo parleremo del copyriting come è inteso oggi, della professione del copywriter, dei percorsi di formazione più adatti, delle opportunità di guadagno.
Professione copywriter
Il copywriter è colui che esercita l’attività del copywriter. Fin qui, tutto semplice e tutto scontato. Come già anticipato, però, l’attività di è evoluta negli ultimi tempi. Certo, le vecchie dinamiche, soprattutto se calate nei contesti offline, sono rimaste quasi invariate. Se si parla di pubblicità su carta stampata, in tv e alla radio, il copywriter scrive i testi che, di concerto con il visual e il girato, esprimono il messaggio. Il suo compito, appunto, è rendere chiaro il messaggio per il pubblico di riferimento, in un contesto nel quale la creatività la fa spesso da padrone.
Nel web, invece, è un po’ diverso. Il copywriting ha incontrato canali come i siti, i blog, i social network e ha dovuto parzialmente modificare i suoi meccanismi. Per esempio, un copywriter che scrive contenuti per blog e siti non può prescindere dalla SEO, ossia dalle norme che se rispettate garantiscono la visibilità nei motori di ricerca.
Se invece il copywriter scrive nei social, pur mantenendo la tradizionale tendenza alla creatività, è costretto a utilizzare tattiche di engagement, di favorire il dialogo con l’utenza.
Quello che è rimasto invariato è la necessità di giocare (non per forza in senso creativo) con le parole per trasmettere un messaggio al pubblico di riferimento.
Come lavorare da copywriter
Qual è il percorso di formazione più adatto? Sicuramente, occorre partire da un amore per la scrittura, nonché da spiccate competenze in questo senso. Il percorso più lineare, che però non è l’unico, prevede una laurea umanistica o in scienze della comunicazione, seguita da un corso avanzato – meglio se un master – dedicato al copywriting. Questo ultimo step formativo, però, deve includere anche il SEO e i Social Media Management, visto l’importanza che il web 2.0 ha acquisito anche per questa professione. Da questo punto di vista, la formazione è simile a quella impartita ai futuri SEO Specialist.
In ogni caso, per trovare un lavoro è spesso necessario – è in ogni caso è consigliato – crearsi un buon portfolio. Questo deve comprendere i lavori migliori ed essere integrato con un sito personale o un blog, al quale applicare, attraverso a redazione di contenuti, le proprie competenze.
Quanto guadagna un copywriter? Dipende dalla modalità di lavoro. Se è dipendente, quindi si lavora per una agenzia di comunicazione o una web agency, gli stipendi sono paragonabili a quelli degli altri professionisti della comunicazione. In genere, l’entri level – stage esclusi – è sui 1200-1300 euro al mese.
Se si lavora come liberi professionisti, è tutto variabile. Dipende da quanto è “ricco” il cliente e dal proprio ritmo di lavoro. In genere, però, la maggior parte dei freelance copywriter non raggiunge i 2.000 netti.