Il curriculum vitae è nella stragrande maggioranza dei casi il primo contatto tra chi cerca lavoro e chi lo offre, tra il candidato a un’offerta e il futuro (eventuale) datore di lavoro. In Europa è richiesto soprattutto il curriculum vitae europeo, un modello che punta alla chiarezza e alla sintesi, che all’apparenza non riserva spazio alla creatività. Tuttavia è possibile differenziare il proprio curriculum vitae europeo in modo da farlo emergere rispetto agli altri.
Curriculum vitae europeo da compilare o da raccontare?
Per scrivere un buon curriculum vitae europeo è necessario in primo luogo stabilire le caratteristiche che deve avere. L’approssimazione è un approccio da evitare assolutamente: raramente al candidato che presenta un “cv” scadente verrà data una ulteriore possibilità. I curricula efficaci condividono tre elementi: chiarezza, coerenza, capacità di differenziarsi.
Questi tre elementi, che possono essere considerati scontati, devono essere reinterpretati secondo un’ottica fuori dal comune, almeno per la maggior parte delle persone. Nell’immaginario collettivo, il cv deve informare, nello specifico deve informare circa le caratteristiche del candidato. Nella realtà, deve comunicazione o, per meglio dire, raccontare il candidato. Il concetto di personal brand, ossia della trasformazione dell’individuo in marca, non è una pura astrazione o una moda. E’ la chiave di volta per emergere in un contesto difficile, nel quale la domanda di posti di lavoro supera di gran lunga l’offerta, in cui la competizione è il pane quotidiano.
Curriculum: chiarezza, coerenza, differenziazione
Un curriculum vitae europeo (come di qualsiasi altro tipo) devhttps://www.lavoroadesso.it/mondo-del-lavoro-sopravvivere-alla-precarietae essere chiaro. Il motivo è semplice: il datore di lavoro o chi per lui non ha molto tempo da dedicare allo screening. Le informazioni salienti devono essere pertanto facilmente leggibili e velocemente individuabili. La sintesi è una qualità a cui non è possibile rinunciare. Il consiglio è di ragionare sul modo più sintetico di descrivere ogni singola voce, sia essa una esperienza lavorativa piuttosto che un titolo conseguito.
Un curriculum vitae europeo deve essere coerente. Questo è un aspetto fondamentale. Per comunicare se stessi attraverso un freddo file in word è necessario entrare in sintonia con chi lo leggerà. Dunque, è bene adattare il proprio registro linguistico a quello dell’azienda. Il valore della coerenza si intende infatti come “coerenza rispetto al datore di lavoro”. Si declina, inoltre, anche nella scelta dei contenuti. Sia chiaro, è assolutamente vietato scrivere il falso, ma niente impedisce di dare risalto a quegli elementi (esperienza lavorativa, titolo di studio etc.) che possono interessare maggiormente quello specifico datore di lavoro. Si può dare risalto a una voce scrivendo qualche informazione in più oppure, in barba all’ordine cronologico, ponendola in alto. Ciò significa che, probabilmente, di dovrà redigere un cv per ogni offerta a cui si intende candidarsi: uno sforzo fastidioso, ma che è bene fare
Un curriculum vitae deve essere diverso. Diverso dagli altri, ovviamente. Deve essere “disruptive”, per quanto possibile viste la rigidità delle regole del modello europeo. Ovviamente, è possibile anche redigere un cv secondo uno schema del tutto diverso, che non segue canoni prestabiliti ma che declinano in maniera più efficace e distintiva le esigenze di chiarezza e coerenza.