La figura dell’ecommerce manager è sempre più richiesta in Italia. Il motivo è semplice: il commercio elettronico si sta diffondendo a macchia d’olio, ha acquisito una dignità propria ed è considerato ormai come un’alternativa sicura all’acquisto nel punto vendita fisico.
Solo in Italia, dal 2016 al 2017, il volume di vendita generato dall’ecommerce è aumentato del 31,7%, una percentuale che con tutta probabilità verrà replicata quest’anno. Ora, per gestire un ecommerce, a prescindere dalle proporzioni dell’azienda, è necessaria una figura professionale. Da qui la richiesta crescente di ecommerce manager. A confermare questa tendenza è una ricerca di TAG Innovation School secondo cui il 27% delle PMI assumerà un manager dell’ecommerce entro il 2020.
Cosa fa un manager dell’Ecommerce
Ma cosa fa, nello specifico, un Ecommerce Manager? In linea di massima, gestisce, ottimizza e organizza il punto vendita elettronico. Il ché corrisponde a un sacco di attività, eccone alcune:
- Progettazione e sviluppo di strategie di vendita finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali;
- Organizzazione del lancio dei nuovi prodotti per il mercato online
- Monitoraggio delle vendite
- Raccolta e analisi dei dati che gli acquirenti “lasciano” mentre percorrono il famoso funnel (la serie di passaggi che parte dalla conoscenza del prodotto e si conclude con l’acquisto).
E’ un mestiere complesso in quanto richiede attività diverse, a volte tecniche a volte caratterizzate da un tratto marcato di socialità. E’ anche una professione in itinere, che si evolve a un ritmo serrato (poiché segue i cambiamento del mondo digital, che sono all’ordine del giorno).
Un Ecommerce Manager, per dirsi tale, deve possedere numerose competenze. E’ infatti a metà strada tra un Sales Manager e un esperto di marketing. Non solo: è anche consapevole delle dinamiche dei social media e del content marketing, e ovviamente le sfrutta a vantaggio della sua attività.
Come diventare manager dell’Ecommerce
La figura dell’Ecommerce Manager è piuttosto recedente. D’altronde il commercio elettronico ha preso piede solo da qualche anno, giusto da un paio di decenni (a tenersi larghi). Non esistono, ovviamente, corsi di lauree dedicate a questa figura, ma ci si arriva per gradi. E’ bene avere una laurea in marketing e una specializzazione digital marketing (si può partire anche dalla laurea in comunicazione), ma sono utili anche i percorsi alternativi, che magari fanno dell’esperienza sul campo l’ingrediente principale.
Non rimane che trattare un argomento scottante: lo stipendio. Vale la pena intraprendere la carriera di Ecommerce Manager? Si guadagna a sufficienza? Fermo restando che il termine “a sufficienza” è al quanto soggettivo, si può affermare che lo stipendio medio è di tutto rispetto e, in alcuni casi, è addirittura molto alto.
Sempre secondo TAG Innovation, che in una recente ricerca ha esplorato il complesso mondo del commercio elettronico, un Ecommerce Manager, in media, guadagna tra i 20.000 e i 35.000 euro all’anno, se junior. Per i senior una stima è difficile, anche perché il campione è giocoforza sottovalutato. Una stima parla di 80.000 euro come tetto massimo a cui è possibile aspirare (che sono comunque più di 6.500 euro al mese).
Quella dell’Ecommerce Manager è una figura maschile, ma non troppo. Infatti, il 46% di chi pratica questa professione è donna, mentre il restante 54% è uomo.