Inviare un CV è un atto apparentemente semplice ma che può nascondere parecchie insidie. E’ bene che il curriculum sia perfetto, o almeno che sia in linea con le aspettative del selezionatore. Ciò non riguarda solo il contenuto, ossia le esperienze professionali che dovrebbe far pendere la bilancia verso il candidato, bensì alcuni elementi che riguardano la forma, più che la sostanza. Proprio in merito a questi aspetti, i candidati tendono a commettere alcuni errori grossolani. Ecco quali sono e come evitarli.
Come inviare un curriculum correntemente
Inviare un CV è solo una parte del problema. Insieme al curriculum, infatti, sarebbe bene inviare una lettera di presentazione. Molto spesso, infatti, il CV, per quanto fatto bene, non è totalmente esplicativo. Da esso, infatti, non può emergere la personalità del candidato, le sue aspirazioni, i suoi obiettivi, le sue motivazioni.
Questo è un peccato, dal momento che questi elementi possono risultare decisivi in prospettiva assunzione. Vi inviato quindi a leggere questa esaustiva guida su come scrivere una lettera di presentazione.
Invio CV: gli errori frequenti
Ecco gli errori più frequenti, e allo stesso tempo più gravi, che i candidati commettono quando si accingono a scrivere e a inviare un CV.
Non essere sinceri. Certo, evidenziare una esperienza piuttosto che un’altra, un aspetto o una competenza piuttosto che un’altra, è lecito e soprattutto utile, ma occhio a non uscire dal seminato. Le bugie vanno sempre evitate, anche perché prima o poi tornano a galla e precludono ogni possibilità di assunzione. Insomma, è bene evitare di inventarsi esperienze lavorative o descrivere in maniera falsa le attività svolte in carriera.
Essere generici. Quando descrivete una posizione lavorativa, non lesinate i dettagli. E’ bene scrivere il nome della posizione per esteso e dedicare qualche riga alle mansioni. “Lavoravo in un ufficio” non è una indicazione utile ai selezionatori. “Junior Account” invece lo è. Le mansioni vanno descritte senza troppo tecnicismi, in modo che possano essere compresi anche da un selezionatore che non è esperto del settore.
Scrivere male i contatti. Strano ma vero. Può capitare che, nella fretta, il candidato riporti in maniera sbagliata i propri contatti. Si tratta di un errore fatale, che pregiudica la possibilità materiale di essere contattati. Quand’anche il contatto sbagliato non sia l’indirizzo email o il numero di telefono, ma semplicemente un link al proprio sito web personale o il proprio contatto Skype, si fa comunque un magra figura.
Fare uso della creatività, se rischia di complicare la lettura. La creatività è bene accetta, se il posto di lavoro o l’azienda appare come creativa, percorsa da dinamiche informali etc. Tuttavia è sempre sconsigliata la creatività “cattiva”, ossia quella che complica la lettura. La presenza di molte immagini, o di colori scelti e piazzati a caso, per esempio, potrebbe complicare la lettura. Va ricordato che i selezionatori visionano tantissimi curriculum e dedicano a ognuno di esso poco tempo, in media un minuto. Se la lettura è resa difficile da elementi estranei, il rischio è che il selezionatore non colga gli elementi salienti nel poco tempo che ha a disposizione.