Lavorare come speaker in radio: ecco come si fa

Lavorare come speaker

Nonostante la comparsa di nuovi media, la radio conserva ancora il suo fascino. Non c’è da stupirsi, quindi, che molti ragazzi desiderino lavorare in radio, magari come speaker. Come si diventa speaker? Il percorso non è lineare. Di certo, non esiste un corso di laurea per speaker. Quello che occorre sapere, però, prima di esplorare le strade che portano a ricoprire questo ambito ruolo, è che il mestiere dello speaker non è per tutti. Non solo è necessario maturare competenze tecniche, ma è anche obbligatorio, o comunque caldamente consigliato se si vuole avere successo, possedere delle caratteristiche (più o meno) innate.

Come lavorare in radio: un percorso tortuoso

Non ci sono studi dedicati esplicitamente alla professione di speaker. Certo è che, viste le competenze che vengono richieste dai produttori, frequentare un liceo o un corso di laurea a carattere umanistico aiuta molto (es. filosofia). Anche scienze della comunicazione può essere un’idea. Ovviamente, non si tratta di requisiti, bensì semplicemente di studi “consigliati”.

L’unico canale formativo in qualche modo istituzionalizzato riguarda le scuole di giornalismo radiofonico, ma anche in questo caso il consiglio è da prendere con le pinze, dal momento che non è necessario che lo speaker sia un giornalista.

Esistono comunque di passi concreti che gli aspiranti speaker possono compiere. Una volta acquisite le competenze necessarie (che tratteremo in seguito), è bene creare la propria rete di relazioni, o ampliarla se necessario. Insomma, fare un po’ di pubbliche relazioni. Più persone si conoscono in questo ambito, più facile è accedervi.

Per chi è iscritto alle facoltà di giornalismo e di scienze della comunicazione, un’idea – per ampliare il proprio network di conoscenze e maturare un po’ di esperienza – potrebbe essere quella di fare uno stage in radio. Un altra soluzione potrebbe essere quella di frequentare i corsi organizzati dalle radio stesse, anche se è raro che una emittente si cimenti in questo ambito.

Una delle strade più sicure, per quanto preveda un collo di bottiglia non indifferente, è rappresentata dai provini organizzate dalle radio. Può essere utile anche inviare una demo con una simulazione di conduzione, uno strumento concreto per comunicare agli altri le proprie competenze e le proprie potenzialità.

Lavorare in radio come speaker: le competenze necessarie

Le competenze possono essere divise in due categorie: quelle che derivano dallo studio e quelle che, invece, corrispondono a doti naturali.

Della prima categoria fanno parte:

  • Dizione. Al bando gli accenti, a meno che non facciano parte del proprio personaggio e non siano caratterizzanti in positivo;
  • Tecniche di respirazione: lo speaker parla molto e, per evitare cali di voce oppure l’uso di tonalità inappropriate, è bene sapere utilizzare, per esempio, la respirazione diaframmatica;
  • Capacità di utilizzo della strumentazione radiofonica (mixer, messa in onda etc.)
  • Conoscenza degli strumenti tecnici, della terminologia corretta, del funzionamento della macchina radiofonica

Della seconda categoria fanno parte:

  • Capacità di esposizione
  • Creatività
  • Riflessi (possono capitare momenti imbarazzanti o imprevisti, ed è bene uscirne sempre in maniera egregia)
  • Sicurezza in se stessi e autostima
  • Capacità di improvvisazione
  • Conoscenza dell’italiano
  • Sangue freddo (dopotutto si è in diretta…)
  • Tonalità della voce (possibilmente interessante e gradevole