Professione parrucchiere: compiti, formazione, retribuzione

parrucchiere

Il parrucchiere è una professione cui molti giovani ambiscono. La cura dell’immagine, infatti, ha assunto lo status di vera e propria necessità, e ciò non ha fatto che aumentare, tra le altre cose, la richiesta di parrucchiere. I margini di azione e le opportunità per chi vuole cimentarsi in questo antichissimo mestiere, quindi, sono ottimi.

In questo articolo parleremo approfonditamente della professione del parrucchiere, sgombrando il campo da ogni equivoco – riguardante le similitudini con il mestiere di barbiere – offrendo qualche consiglio circa il percorso di formazione più adatto e fornendo informazioni specifiche sulla retribuzione.

La differenza tra barbiere e parrucchiere

Parrucchiere e barbiere sono sinonimi? Il senso comune, talvolta, accomuna le due professioni. Certo hanno delle mansioni in comune, su questo non si possono avere dubbi, ma sono – appunto – due professioni diverse.

Il barbiere non fa altro che lavare, tagliare i capelli e rasare la barba. Il parrucchiere, invece, pur conservando le originarie mansioni del barbiere, fa molto di più: realizza acconciature, tagli particolari, applica colorazioni fino a sconfinare, a volte, nel campo dell’estetista (qui informazioni specifiche su questa professione).

Dunque, si può affermare che il parrucchiere sia una sorta di evoluzione del barbiere, l’unico ad avere le competenze necessarie per una cura dell’immagine – lato capigliatura – raffinata e coerente con la moda del momento. Non stupisce, quindi, il numero delle attività che esegue. Ecco quelle più frequenti.

  • Analisi delle forme del viso, del corpo e della capigliature al fine di individuare la soluzione più adatta per valorizzare l’immagine del cliente (coerente con la volontà e le richieste di quest’ultimo).
  • Analisi clinica del capello e del cuoio capelluto al fine di scegliere sostane in grado di non recar loro danno
  • Lavaggio dei capelli e trattamenti specifici (impacchi, frizioni, anti-forfora, eventuali massaggi etc.).
  • Taglio dei capelli con forbici, rasoio e macchinetta
  • Colorazione e decolorazione
  • Permanente
  • Fissaggio
  • Spazzolatura, messa in piega, creazione di onde a mano, lisciamento
  • Manicure (a volte)

Lavoro da parrucchiere: formazione e guadagno

Come si diventa parrucchieri? Se per fare il barbiere non sono necessari attestati ma, in fin dei conti, è sufficiente l’esperienza e quindi un periodo di pratica presso un professionista, per il parrucchiere è diverso. Affinché possa svolgere le mansioni che abbiamo appena descritto, deve ricevere una formazione specifica, possibilmente comprovata da degli attestati.

In breve, è necessario una abilitazione professionale, ottenibile dopo la frequentazione con profitto di un corso apposito – spesso organizzato dalle amministrazione locale o altrimenti certificato dagli organi di competenza. Esso consta di tre anni di studio, di cui uno teorico e uno prettamente pratico, consistente in un tirocinio presso un salone da parrucchiere accreditato.

Quanto guadagna un parrucchiere? Intanto occorre specificare che il lavoro c’è ed è addirittura in crescita. Lo testimoniano le ricerche di Marketing & Telematica, che rivela un aumento dei punti vendita e della percezione di stabilità. Ad ogni modo, la retribuzione dipende dal luogo. In linea di massima, uno stipendio da parrucchiere dipendente si aggira intorno ai 900 euro al mese se il salone è poco conosciuto, mentre arriva a 1.100 euro se il salone è più prestigioso.

Discorso diverse se il parrucchiere è capo di una ditta individuale, in questo caso i guadagni son estremamente variabili e dipendono dalla sua abilità di attrarre e mantenere i clienti.