Paura per il test della patente B? Tranquilli, non siete gli unici. Anzi: questa prova è famosa per essere molto difficile, per richiedere uno studio intenso ed efficace. E’ famosa, soprattutto, per i quesiti a trabocchetto. Se vi viene voglia di gettare la spugna, però, non fatelo: la patente, oltre a essere uno strumento di autonomia personale, è spesso un requisito imposto dai datori di lavoro. In molti casi, se non si è automuniti o non si è capaci di guidare una vettura aziendale, le possibilità di assunzione sono seriamente compromesse.
In questo articolo parleremo le test patente B, concedendo molto spazio a quelle che vengono considerate le classiche domande a trabocchetto.
Test per la patente B: consigli generici
Il primo consiglio è studiare. Sembra banale, ma non lo è affatto. Molti, prima di sbattere contro la dura realtà (che si materializza sotto forma di una sonora bocciatura) sono convinti che sia sufficiente saper guidare per passare il test. Magari, certo contravvenendo alla legge, lo hanno già fatto su strada, e si sentono molto sicuri per questo. E’ bene chiarirlo: il test per la patente è un paio di maniche diverso. L’oggetto dell’esame è la conoscenza di tutto il codice stradale, quindi di situazioni, eventi, condizioni che è necessario conoscere ma che possono tranquillamente esulare dall’esperienza passata, presente e futura di ciascuno. Quindi, l’esperienza alla guida, specie quella ridotta di uno che non guida correntemente, non basta: serve studiare.
Non solo, è necessario simulare il test. Più e più volte. Meglio acquistare un manuale che contiene le simulazioni, piuttosto che fare riferimento ai contenuti gratuiti online, spesso riduttivo o fuorviante.
Ad ogni modo, è bene esercitarsi perché il quiz è composto in maniera particolare, non tanto per la modalità a risposta multipla, che caratterizza anche tra gli altri anche i test di ingresso alle facoltà universitarie come medicina, ingegneria etc. Quanto per il linguaggio utilizzato, la sintassi e il modo di porre le domande, che è spesso fuorviante e sibillino. Affronteremo questo problema nel prossimo paragrafo.
Evitare le inside del test patente B
Il segreto sta nel riconoscere le domande a trabocchetto e individuarne la ratio, i principi di base. Uno dei principi di base è cogliere in fallo l’esaminando e rivelare le sue lacune inserendo nei quesiti dei termini che sembrano sinonimi ma non lo sono. Dunque, non considerate mai come sinonimi i termini delle seguenti coppie:
- Carreggiata e corsi
- Attraversamento ferroviario e attraversamento tranviario
- Obbligo di dare precedenza e obbligo di fermarsi e dare precedenza
- Pronto soccorso e pronto intervento
- Attraversamento pedonale e passaggio pedonale
- In prossimità e in corrispondenza
Necessario, ai fini di una comprensione delle domande, è inoltre sapere che “ovvero” non ha il significato del linguaggio comune, bensì deriva dal registro giuridico. Va inteso come sinonimo di “oppure” e non come sinonimo di “cioè”.
Un altro piccolo trucco riguarda le domande che contengono un senso assoluto. I quesiti che affermano verità assolute sono spesso e volentieri false. Quindi, occhio a termini come “sempre”, “ogni qual volta”, “mai”.