L’esercito attira molti ragazzi, vuoi per i valori che almeno in linea teorica il ruolo del militare incarna, vuoi per una effettiva mancanza di alternative. Lavorare nell’esercito è semplice, se si parte dal gradino più basso. Avanzare di grado è ovviamente più difficile dal momento che, soprattutto i primi anni, quella del militare non è affatto una vita semplice. Per chi si arruola, lo stipendio non figura tra le motivazioni principali. E’ bene comunque avere una chiara idea delle prospettive economiche.
L’arruolamento nell’esercito
Lavorare nell’esercito in genere non arricchisce. Certo, se si avanza di grado gli stipendi iniziano a farsi interessanti ma almeno per i primi quattro anni è meglio non illudersi.
Chi ha un obiettivo diverso in mente, magari lavorare in polizia, l’arruolamento nell’esercito è comunque una strada obbligata, dunque il discorso sulla paga diventa meno pregnante. Aver “frequentato” l’esercito italiano, infatti, avvantaggia chi intende far carriera nelle forze dell’ordine, sebbene da un po’ di tempo le porte siano state aperte anche ai civili.
Ad ogni modo, il primo gradino per chi sceglie di lavorare nell’esercito è indicato da una sigla: VPF1, Volontario Ferma Prefissata per un anno. Le reclute (per intenderci) guadagnano piuttosto poco: 800 euro. Certo, non vi sono costi di mantenimento come il vitto e l’alloggio, ma bisogna valutare se il gioco vale la candela, visto che all’inizio del difficoltà da superare sono numerose.
Quanto guadagna un volontario dell’esercito
Chi ha concluso il suo primo anno da Volontario in Ferma Prefissata diventare VPF4, ossia volontario per quattro anni. E’ da questo momento che si acquisiscono i primi gradi e, di conseguenza, i primi aumento dello stipendio.
Alla nomina, si è automaticamente caporali. Dopo un anno e mezzo si può diventare caporal maggiori e infine primi primi caporal maggiori.
Una volta conclusi i quattro anni, si può diventare VSP, Volontario in Servizio Permanente, ossia ottenere il contratto a tempo indeterminato. Si inizia come caporal maggiore, dopo tre anni si acquisisce il grado di caporal maggiore scelto, dopo altri cinque anni caporal maggiore capo, dopo altri cinque anni caporal maggiore capo scelto. Tra il primo e l’ultimo grado, quindi, devono passare almeno 13 anni.
Quanto guadagna ciascuno di questi ufficiali? Ecco una sintesi esaustiva. Tutte le cifre vanno intese al lordo e all’anno. Non vengono menzionate le indennità e nemmeno i compensi per la partecipazione alle missioni di pace.
- Caporal maggiore: 16.675 euro
- Caporal maggiore scelto: 17.211 euro
- Caporal maggiore capo: 17.787 euro.
- Caporal maggiore capo scelto: 18.364 euro.
Ovviamente la carriera continua. Per esempio, con i sergenti, che guadagnano 18.487 euro lordi al’anno. I sergenti maggiori guadagnano 19.146, i sergenti maggiori capi 19.805 euro, un maresciallo 19.887, un maresciallo ordinario 20.422. Un primo maresciallo guadagna 21.905 euro, un luogotenente 22.893. La categoria dei tenenti portano a casa tra i 21.946 e i 22.893 euro. I tenenti colonnelli maggiori, infine, 24.705 euro.
Come si può ben vedere, è molto difficile arrivare a guadagnare 2.000 euro al mese. Prima di scegliere la carriera nell’esercito, quindi, è bene soppesare con cura i pro e i contro.