Il mobbing è purtroppo un fenomeno molto diffuso nei contesti lavorativi. E’ un fenomeno invalidante per le vittime in quanto non solo peggiora le performance lavorative e compromette lo sviluppo della carriera, ma causa conseguenze sul piano psicologico e fisico.
Per chi non lo sapesse, il mobbing è l’insieme di azioni volte a causare sofferenze a un individuo attraverso vessazioni, umiliazioni, insulti, aggressioni verbali e fisiche, isolamento. Il “mobbizzato” affronta continue mancanze di rispetto, viene isolato, insultato. Una situazione molto difficile, in quanto le possibilità di difendersi sono limitate dal contesto, e quindi dalla paura di perdere il posto di lavoro.
Le vittime possono però difendersi adottando atteggiamenti funzionali, se non altro, a limitare gli effetti del mobbing. Senza per questo escludere l’extrema ratio: la denuncia.
Mobbing, come difendersi?
Il mobbing può essere sconfitto o ridimensionato nei suoi effetti adottando un certo comportamento. E in particolare:
Avere pazienza. Uscire dal mobbing è faticoso e presuppone la pianificazione e l’esecuzione di una strategia. Il presupposto è non farsi prendere dal panico, non cedere alle emozioni. Semplicemente, resistete e portate pazienza.
Non cedere alla depressione. I sentimenti di depressione del mobbizzato dipendono spesso dal calo di autostima causate dalle vessazioni. L’importante è comprendere di essere semplicemente un capro espiatorio. E’ bene diventare consapevoli che non si ha alcuna colpa in quanto sta accadendo, ed evitare i sentimenti di vergogna (tipici del bullizzato).
Non fuggire. Le dimissioni non sono una soluzione. E’ farsi male da soli. Trovarsi disoccupati dopo aver subito così tante offese è la beffa che si aggiunga al danno.
Non pensare di essere soli. Un pensiero importante da coltivare: non si è certo gli unici a subire il mobbing. Convincersi di questo è essenziale per ripudiare il senso di colpa.
Non isolatevi. Coltivate le vostre passioni e la vita sociale. La vostra vita non si deve limitare alla sfera professionale, soprattutto se questa è fonte di sofferenza e dolore.
Denunciare per mobbing: alcuni consigli
Quando il mobbing diventa insostenibile, è bene passare alle vie legali. La legge tutela il mobbizzato. Le strade sono due: intentare una causa penale e intentare una causa civile. Quest’ultima strada è da preferire in quanto è la più veloce e consente di ottenere un risarcimento in denaro. Ecco qualche consiglio per chi vuole affrontare di petto, e legalmente, la situazione.
Tenere un diario delle conseguenze del mobbing sul proprio fisico e sulla propria sfera psicologica. Questa attività, certo difficile e dolorosa, consente di documentare in sede civile e penale il danno biologico. Tra i “sintomi” più comuni si trovano insonnia, perdita di autostima, senso di vergogna, depressione. Non si parla di stress da lavoro correlato, ma di danni ben più gravi.
Trovare testimoni. E’ forse la parte più difficile, ma è comunque essenziale per provare le accuse.
Scegliere un buon avvocato. Il miglior legale è colui che ha già affrontato cause di questo tipo e che, soprattutto, non ha alcun legame con l’azienda.
Mettere in chiaro gli obiettivi. La strategia di difesa dipende dagli obiettivi. Volete un risarcimento in denaro? Un reintegro? Rispondere a un demansionamento? Scegliete la meta e la scalata apparirà meno ripida.