Il progresso tecnologico incalza e il mondo del lavoro è in continua evoluzione. Per ogni nuovo mestiere che nasce (qui la top 3 delle professioni digitali), uno muore. A dare l’idea di questo ricambio è stato di recente CareerCast, che prendendo in esame i dati del Bureau of Labor Statistics ha stilato una classifica dei delle professioni che potrebbero sparire entro sei anni.
A soffrire sono soprattutto le attività che richiedono una certa manualità, la quale verrà rimpiazzata senza troppi complimenti dalle “macchine”. Un tema, questo, non nuovo e che caratterizza il mondo del lavoro da almeno tre secoli a questa parte. A esacerbare questo fenomeno è, tuttavia, la spinta digital. Di seguito, alcune delle professioni che potrebbero sparire entro il 2022.
Lavori a rischio estinzione
Agente di viaggio. Le agenzie di viaggio sono le vittime predestinante del digital. Il motivo è semplice: grazie ai portali web, e alla possibilità di prenotare online le proprie vacanze e di programmarle al dettaglio, il ruolo di intermediazione è venuto meno. Non stupisce quindi che molte agenzie abbiano chiuso – a prescindere dalla crisi economica. La questione è banale: sono state rimpiazzate da internet.
Postino. L’attacco al “postino” viene portato su due fronti. Il primo, quello spiccatamente digital: già oggi buona parte delle missive viene spedite mediante posta elettronica. Il secondo ha invece ha a che fare con il concetto di automazione. Basti pensare ai droni di Amazon, che oggi rappresentano una avanguardia. In un futuro non molto lontano diventeranno una realtà diffusa, lasciando “a piedi” (è il proprio caso di dirlo) il caro vecchio postino.
Agricoltore. Anche in questo caso è la tecnologia a farla da padrone. Sono in sviluppo nuove macchine e dispositivi in grado di sostituirsi alle braccia dei contadini. L’agricoltura sarà una questione di tecnologie. Già oggi assistiamo a una moria di aziende agricole, schiacciate dall’elevata pressione fiscale e da una competizione sempre più accesa, esacerbata dalla presenza di realtà iper-tecnologiche.
Taglialegna. Il discorso è simile a quello precedente. Le macchine sostituiranno l’uomo, la tecnologia prenderà il posto della manualità. A pesare, in questa fattispecie, saranno anche le esigenze di protezione ambientale (contro la deforestazione) e una richiesta minore di derivati del legno (es. la carta).
Le professioni che non ti aspetti
Operaio. A sorpresa, anche l’operaio è a rischio estinzione. Il discorso è sempre lo stesso: il progresso tecnologico. Già oggi parte del lavoro è “preda” dell’automazione. In un futuro lo sarò ancora di più, fino a una riduzione drastica e irreversibile del numero di posti di lavoro nel settore secondario. Addio lotta di classe.
Report giornalistico. Anche quello del giornalista è una mestiere che rischia di estinguersi. Sia chiaro, l’informazione è e rimane una funzione irrinunciabile, ma verrà assolta in maniera diversa. Già oggi si ammirano i primi importanti cambiamenti. A soffrire in particolare sarà la professione del reporter, soppiantata dagli araldi del “citizen journalism”. Attualmente, e ancora di più nel prossimo futuro, i cittadini si comportano da reporter grazie alla possibilità di riprendere in maniera veloce e rapida la quotidianità e gli eventi grazie a smartphone e tablet.