7 consigli per fare carriera in una multinazionale

Fare carriera in una multinazionale

Fare carriera in una multinazionale è il sogno di molti, soprattutto se si è un cliente affezionato e la si apprezza non solo sotto il profilo meramente commerciale. E’ difficile? La risposta, com’è intuibile, è sì. Anzi, è molto difficile. Qualche consiglio però è utile per rendere la strada meno impervia, come ha spiegato Emiliano Maria Cappuccitti, responsabile delle risorse umane del gruppo Coca Cola Italia nel suo libro “Oggi mi laureo… Domani che faccio?”.

Lavorare in una multinazionale: competizione e stacanovismo

Essere competitivi. Al giorno d’oggi, trovare un buon lavoro vuol dire affrontare uno stretto collo di bottiglia, figuriamoci fare carriera in una multinazionale. Non stupisce, quindi, che l’ingrediente principale sia essenzialmente mentale, o caratteriale . Il senso della competizione, ovviamente non intriso di cattivi sentimenti, è necessario per vincere una sfida ardua come quella di emergere dalla massa. L’ambizione va vista dunque sotto una luce diversa, più positiva, soprattutto quando è arricchita dal rispetto verso gli altri.

Non badare agli orari. E’ impossibile fare carriera in una multinazionale e, allo stesso tempo, avere il vizio di guardare l’orologio. Chi emerge non ha orari. Lavora più duro degli altri, non si sottrae agli impegni, è uno stacanovista per definizione. Ciò vuol dire che deve imparare a gestire l’imprevedibile. Molto spesso, infatti, non è solo un lavoratore semplice ma anche un manager, soprattutto quando si avvicina alla meta. E i manager, si sa, non hanno orari.

Avere senso pratico. Impara l’arte e mettila da parte. Ciò vale anche per gli studi universitari e di perfezionamento. Il mondo del lavoro è spesso un’altra cosa. Ecco, quindi, che è necessario riuscire a trasformare la teoria in pratica. Solo così le nozioni teoriche, oltre che un requisito primario, diventano un vero e proprio valore aggiunto.

Identificarsi con l’azienda. Il miglior modo per non avvertire la pesantezza della scalata è quello di identificarsi con l’azienda. Le sue proprietà devono diventare le nostre priorità, i suoi valori devono diventare i nostri valori. Nessuno lavora meglio di quanto lavora per se stesso. Da qui la necessità di operare l’equazione “azienda=io”. Non è facile. Certo, se si parte da una solida base di apprezzamento verso l’azienda allora è tutto più semplice.

Per fare carriera serve l’umiltà

Avere curiosità, essere umili. Curiosità e umiltà vanno di pari passo. Perché? Semplice, per essere curiosi è necessario essere umili. L’umiltà evita che il lavoratore si segga sugli allori, lo convince della necessità di imparare e di migliorarsi. La curiosità, infine, aiuta questo processo di formazione e aggiornamento perpetuo. Se si segue in maniera corretta questo processo, che è innanzitutto mentale, chi vuole fare carriera in una multinazionale sarà sempre un passo avanti rispetto agli avversari.

Amare il viaggio. Il concetto di viaggio, qui, non ha nulla di filosofico. In realtà, fare carriera in una grande azienda vuol dire viaggiare molto. Le multinazionali per definizione sono presenti in varie parti del mondo, quindi chi vuole aspirare a un posto di prestigio deve essere pronto a spostarsi, per i motivi più svariati. Rendersi disponibili per emergenze dell’ultimo minuto è una delle armi per fare carriera più velocemente quindi… La valigia deve essere sempre pronta.