3 consigli per trovare lavoro anche se non hai esperienza

Trovare lavoro senza esperienza

Trovare lavoro senza esperienza è una missione impossibile? Alcuni, e non è detto che tale percezione sia sbagliata, la pensano esattamente in questo modo. D’altronde il mondo del lavoro di oggi è estremamente competitivo e niente, proprio niente, è scontato… Nemmeno trovare una occupazione appena usciti dall’università. Eppure il problema, se ci si ferma a riflettere un attimo, assume contorni paradossalo: è ovvio che tutti, ma proprio tutti, siano stati inesperti. Il detto “nessuno nasce imparato” è, da questo punto di vista, davvero emblematico.

Eppure si tratta di un problema reale. Chi cerca un lavoro senza l’esperienza necessaria incontra grosse difficoltà non solo perché il mondo del lavoro è competitivo ma anche per la scuola e l’università, in buona parte dei casi, non formano adeguatamente dal punto di vista pratico. Non insegnano a lavorare.

Sicché è bene offrire qualche consiglio per entrare nel mondo del lavoro anche se non si ha esperienza. Sia chiaro, non è affatto facile, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare…

Il problema delle offerta di lavoro “senza esperienza”

Il primo consiglio è quello di ottimizzare la ricerca. Come? Semplice: evitando di candidarsi per offerte che non fanno al caso proprio. Alcune offerte, infatti, sono rivolti a professionisti già avviati, con esperienza appunto. Rispondere a queste offerte è inutile, e anzi alimenta la convinzione che trovare lavoro senza esperienza è impossibile. Semplicemente, si sta cercando male.

La soluzione, da questo punto di vista, è a portata di mano: trovare le offerte di aziende che sono alla ricerca di persone con poca o nessuna esperienza. Si tratta di stage, per la maggior parte dei casi, ma se si considera questa forma contrattuale come un passaggio obbligato o provvisorio, guadagnare 500 euro (o meno) per qualche mese appare meno faticoso di quanto si possa pensare.

Il secondo consiglio è studiare, e per studiare non si intende diplomarsi o laurearsi, bensì insistere nella propria formazione. Master, corsi, persino la frequentazione di seminari… Tutto è utile per ampliare il curriculum e sopperire alla mancanza di esperienza. Ovviamente, è bene trarre tutto l’insegnamento possibile dalle esperienze formative post-universitaria, anche perché anche nel caso di assunzione,  nodi verrebbero al pettine.

Curriculum senza esperienza? Si può fare

Il terzo consiglio riguarda le competenze. Ok, va da sé che chi è senza esperienza non ha maturato ancora competenze professionali. Il riferimento, però, è alle competenze “trasversali” o, se proprio vogliamo utilizzare un termine inglese, soft skill. Queste sono tutte le competenze che non riguardano una professione bensì c’entrano con la sfera personale, caratteriale etica. Ora, è ovvio che dichiarare sul curriculum capacità organizzative piuttosto che determinazione o stacanovismo spesso non sortisce gli effetti sperati: occorre fornire prove di ciò che si dice di essere.

Come si fa? Semplice, almeno sulla carta. Arricchire il proprio CV di esperienze che non sono lavorative, ma personali. Il riferimento, per esempio, è al volontariato. Prestare servizio civile è una esperienza che non dovrebbe mai mancare. Va bene, ad ogni modo, qualsiasi attività complessa, benché non a scopo di lucro, che possa dimostrare la maturazione di soft skill.