Come trovare lavoro con LinkedIn

LinkedIn

Trovare lavoro, secondo alcuni, è già un lavoro di per sè, soprattutto in un periodo come questo, caratterizzato da una carenza cronica di offerte e da una competitività sempre più accesa. Trovare lavoro, tuttavia, è più semplice se si utilizzano le piattaforme digital. Per esempio, LinkedIn. Il social network è stato pensato proprio per soddisfare un’esigenza specifica, ossia mettere in contatto la domanda con l’offerta.

LindedIn funziona?

La risposta è sì, ma a determinate condizioni. Occorre conoscerne le dinamiche, compiere le scelte giuste. Insomma, sfruttarlo al meglio. Diversamente, può essere un’arma a doppio taglio. Può, se utilizzato in malo modo, ridurre le prospettive di lavoro (minate dalla precarietàanziché incrementarle.

LinkedIn, nella peggiore delle ipotesi, consente di aumentare la propria visibilità. Meglio ancora, permette di entrare in contatto con le aziende, di scoprire chi vi lavora, di mettere a confronto le proprie competenze con quelle degli altri e di conseguenza colmare i gap di formazione. In parole povere, anche nel caso in cui la frequentazione del social non sfociasse in una effettiva opportunità di lavoro, LinkedIn è una miniera di informazioni, comunque utile – per quanto indirettamente – alla carriera professionale.

Cercare lavoro su LinkedIn

In una recente intervista di Panorama, Mario Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, ha fornito consigli molto puntuali a chi intende trovare lavoro su LinkedIn.

Curare l’immagine. E’ essenziale scegliere la foto profilo giusta, che esprima la necessaria professionalità ma non faccia apparire ingessati o peggio ancora grotteschi. E’ altresì importante curare la description e la headline, ricercando il giusto mix tra colpo a effetto ed esaustività. Il profilo, è bene non dimenticarlo, soprattutto nella prima parte, è una sorta di biglietto da visita.

Coltivare la propria rete. E’ sempre bene collegarsi con i propri colleghi, in modo da avere a portata di click i loro collegamenti, che potrebbero in un futuro prossimo o nel presente rappresentare occasioni di lavoro.

Condividere. Questo è un aspetto importante ma spesso trascurato. Molto semplicemente, la gente non posta. E’ invece bene farlo, ma farlo bene. I contenuti dovrebbero vertere sulla propria attività lavorativa, in una prospettiva radicalmente diversa da quella tipica – per esempio – di Facebook. Nella peggiore delle ipotesi, dimostrarsi attivi nella condivisione dei contenuti conferisce l’immagine di un professionista dedito all’aggiornamento, sempre attento a ciò che accade (professionalmente) intorno a lui.

Partecipare alle discussioni. Il senso è lo stesso. Partecipando alle discussioni si dà un’immagine di sé positiva, attiva, pronta ad apprendere e a imparare dagli altri. Con il vantaggio ulteriore di conoscere altra gente e di ampliare il proprio network.

Scrivere e ottenere delle segnalazioni. Il modello è quello anglosassone, che si basa sulle referenze. Le segnalazioni possono essere considerate delle referenze in piccolo. Il primo passo per ottenere delle segnalazioni è scriverle. E’ consigliato, quindi, lasciare una testimonianza delle esperienze lavorative che sono state vissute in compagnia di altri professionisti. In questo modo, l’utente ne riceverà a propria volta, costruendo una immagine realistica e concreta della propria vita professionale, a uso e consumo degli head hunter.