Qual è il miglior secondo lavoro per arrotondare lo stipendio?

secondo lavoro

I cambiamenti nel mondo del lavoro che si sono verificati negli ultimi anno ne hanno peggiorato la qualità. Tale peggioramento riguarda soprattutto la parte economica. In estrema sintesi, i salari in molti settori si sono abbassati (soprattutto per i professionisti e i liberi professionisti). Una soluzione, certo non indolore, è quella di cimentarsi in un secondo lavoro. L’idea di base è buona e anche potenzialmente efficace. Il problema è trovarlo, un secondo lavoro. Sicuramente non deve essere full time e nemmeno part time, bensì realizzabile solo nei ritagli di tempo. Ecco qualche idea per inventarsi, o trovare, un secondo lavoro compatibile con i tempi e i ritmi del lavoro principale.

Arrotondare lo stipendio divertendosi

La strada meno scontata è trasformare una passione in un lavoro. Si tratta dell’eldorado di tutti i lavoratori, fare qualcosa che piace veramente. D’altronde un famoso detto recita: “Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai nemmeno un giorno nella tua vita”. La buona notizia è non che è necessario trasformare la propria passione in un lavoro full-time, ma basta veramente poco per arrotondare lo stipendio. Quindi, prendete un hobby e vendetene i frutti. Il riferimento è a chi piace lavorare il legno, a chi piace cucinare etc. Il web dà la possibilità di vendere con molta più facilità le proprie opere artigianali, le proprie opere culinarie (se a lunga conservazione) etc.

Un’alternativa è trasformare la propria conoscenza in secondo lavoro. Può darsi che alcuni professionisti utilizzino solo una minima parte delle proprie conoscenze per lavorare. Perché non mettere a frutto il resto? Ci sono molti modi per fare del proprio sapere una fonte di reddito. D’altronde è ciò che accade a chi impartisce lezioni private o offre consulenze. Se conoscete a fondo un argomento, e questo può servire ad alcuni, allora – molto banalmente – condividetelo a fatevi pagare.

Il secondo lavoro…. Da caso

A proposito di condivisione, anche questa può essere una fonte di reddito. Oggi condividere può voler dire guadagnare. E’ il caso di coloro che condividono appunti online o a chi offre in noleggio abiti formati o da cerimonia, di quelli che si utilizzano una sola volta. Ok, non è proprio un lavoro ma rappresenta comunque una idea potenzialmente efficace. Anche perché si stanno diffondendo piattaforme online che consentono di mettere in contatto domanda e offerta in questo specifico segmento (noleggio e condivisione).

Un ultima alternativa può essere quella di fare riferimento alla cosiddetta gig economy. E’ un termine inglese, che suggerisce una qualche attività esotica, ma che invece riguarda attività molto diffuse. Il termine gig infatti indica tutte quelle attività che vengono realizzate on demand, su richiesta. Non è un secondo lavoro continuato, per quanto part time, e nemmeno costante nel tempo. Si lavoro semplicemente quando vi è la richiesta di un cliente. E’ il caso delle baby sitter, degli esperti fai-da-te che eseguono riparazioni in casa d’altri e così via. Occorre però prestare attenzione a quei lavori che impongono il possesso di una licenza (in questa categoria ce ne sono molti).