L’alternanza scuola lavoro è stata introdotta con la legge 107 del 2015 e, da subito, ha innescato un acceso dibattuto. C’è chi la considera una opportunità di inestimabile valore per i giovani, e chi invece punta il dito sulle potenziali derive, alcune delle quali sono già state documentate. Ma in che cosa consiste? Quali sono i diritti degli studenti? Ecco una panoramica approfondita sull’alternanza scuola lavoro.
Alternanza scuola quante ore? Dipende dalla scuola
Ufficialmente, lo scopo dell’alternanza scuola lavoro è creare un ponte tra il mondo del lavoro e quello della formazione secondaria, nonché inserire, all’interno del percorso formativo, una esperienza professionale tale da completare con la pratica quello che si studia sui banchi di scuola. Il principio è ampiamente condivisibile, ciò che spacca l’opinione pubblica sono i mezzi e le modalità che caratterizzano questa iniziativa.
Un certo dibattuto si è instaurato attorno alla quantità di ore “lavorate” cui sono costretti gli studenti, da alcuni giudicati eccessive soprattutto per quanto riguardai licei classici. Attualmente, le ore sono 400 per gli studenti degli istituti tecnici e 200 per gli studenti dei licei. Facendo un rapido calcolo, i primi sarebbero costretti a lavorare per 50 giorni full-time, i secondi per 25 giorni full-time.
Il vero dibattito, però, riguarda i ruoli che gli studenti andrebbero a ricoprire. Idealmente, come già accennato, sia i liceali che i “tecnici” dovrebbero eseguire mansioni in linea con quanto studiato a scuola, ma l’incontro tra domanda e offerta, in questo senso, non è facile. Un po’ per mancanza di organizzazione delle scuole, un po’ per il comportamento scorretto che caratterizza i responsabili aziendali meno sensibili al tema.
Famoso è ormai l’episodio del liceo scientifico Newton di Roma, i cui studenti sono stati messi a lavorare nei call center per più di due settimane. Lo stesso dicasi per l’episodio che vede suo malgrado coinvolto uno studente di un istituto tecnico in provincia di Treviso, che è stato messo a spalare letame.
Il problema è che molti istituti scolastici non sono preparati, un po’ per mancanza di contatti un po’ perché, in effetti, è la prima volta che devono affrontare una iniziativa di questo tipo. Sicché, pur di non privare gli studenti di crediti fondamentali ai fini del voto finale, improvvisano percorso professionali in parte o in toto privi di logica e di reale utilità. In questa impreparazione si inseriscono, poi, le aziende che cercano semplicemente manodopera a costo zero.
Alternanza scuola lavoro normativa e prassi
Ovviamente, gli studenti possono combattere e anzi prevenire queste derive prendendo visione di quali siano i loro diritti e i loro doveri. A tal proposito, il MIUR ha stilato la nuova Carta dei Diritti e dei Doveri dello studente, la quale riserva parecchio spazio all’alternanza scuola lavoro.
E’ diritto dello studente che gli si venga offerta un programma personalizzato, e nella cui redazione venga coinvolto egli stesso. Lo studente ha, inoltre, la facoltà di esprimere un giudizio sull’esperienza professionale e reputare idonea la coerenza tra il percorso scolastico e le mansioni ricoperte. Ovviamente, ciascuno studente ha diritto a lavorare in un ambiente consono e sicuro, nonché a ricevere una adeguata formazione – direttamente impartita dalle scuole – circa le norme di sicurezza.