Come affrontare il test attitudinale

Test attitudinale

Il test attitudinale è uno strumento di valutazione molto utilizzato dalle grandi aziende nei processi di selezione del personale (ma anche in alcune istituzioni pubbliche, come l’esercito). Per molti candidati è una esperienza del tutto nuova, difficile da affrontare. Rispondere a così tante domande sulla propria personalità, per giunta in forma non anonima, può causare stress. Senza considerare i dubbi sulla necessità di rispondere sinceramente o meno. Di seguito, qualche consiglio per affrontare a meglio il test attitudinale.

I segreti del test psico attitudinale

Una fonte di preoccupazione è l’impossibilità di prepararsi. A un test di logica si può giungere allenati, a un quiz sulla cultura generale si può arrivare preparati, a un test attitudinale niente di tutto questo. Ciò è solo parzialmente vero, dal momento che esistono alcuni piccoli segreti, o per meglio dire indicazioni, in grado di aumentare le probabilità di superare la prova.

Il trucco principale è… Non prendere in considerazione ciò che dice l’esaminatore. Il suo scopo è diverso dal vostro: lui vuole che siate naturali, voi volete semplicemente passare il test. Per esempio, chi somministra il questionario consiglia di non rimuginare troppo, ma sarebbe meglio pensare a lungo prima di rispondere. Soprattutto, non è vero che non esiste una risposta esatta. Nello specifico, la risposta esatta è quella che contribuisce a delineare il profilo che l’azienda sta cercando.

A questo punto la sfida è capire cosa l’azienda stia cercando e cosa stia invece evitando. Non esiste una risposta univoca a questo dubbio, anche perché può variare in base all’azienda e alla posizione per la quale si concorre. In linea di massima però si può affermare che i tratti preferiti siano la moderazione, la razionalità, la determinazione, la consapevolezza dei propri doveri, il senso di responsabilità.

Test di personalità: consigli pratici

 

Oltre a questi consigli ve ne sono altri più pratici, che hanno a che fare l’atto stesso di rispondere alle domande. E’ bene, per esempio, non cancellare mai. Ciò sarebbe indice di falsità, e non è nemmeno difficile capire il perché. E’ necessario inoltre porre grande attenzione a una classe di domande, in genere distribuita equamente in tutto il questionario.

Sono le domande tranello, il cui unico scopo è smascherare coloro che, almeno in quella prova, hanno difettato di sincerità. Alcuni quesiti sono uguali ad altri, solo formulati in modo completamente diverso. Se una persona risponde in maniera diversa, allora vuol dire che non è stato sincero. Nei casi meno eclatanti, sarebbe solo un indice di confusione mentale e di indecisione, ma la situazione non migliorerebbe ugualmente.

Infine, è bene non approcciarsi con fare da psicologo, magari cercando il significato e lo scopo di ogni domande. A meno che non si sia veramente ferrati in materia, si presenta il rischio di dare risposte incoerenti o poco funzionali, perché magari si è presa una cosa per un’altra, fraintendendo il significato e lo scopo di ciascun quesito.